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Redshift è un motore di rendering completamente basato su GPU. A differenza di altri software, dove la CPU gioca un ruolo cruciale, in Redshift il focus è sulla scheda video (GPU). Questo significa che le prestazioni di rendering dipendono principalmente dalla potenza e dalla memoria delle GPU installate nel sistema.

Processore (CPU)

Sebbene la CPU non influisca direttamente sulle prestazioni di rendering in Redshift, è importante considerarla per altri aspetti operativi. Un processore con alta velocità di clock è preferibile per garantire prestazioni fluide anche sui principali programmi di CAD e 3D, mentre un numero elevato di core può essere vantaggioso se si utilizzano anche altri motori di rendering basati su CPU.

Un aspetto importante da considerare è il numero di linee PCI-Express supportate dalla CPU, poiché determina quante GPU possono essere installati nel sistema, influenzando così le prestazioni complessive.

Scheda video (GPU)

La selezione della scheda video è cruciale per il rendering in Redshift. Sono consigliate schede più veloci e con tanta memoria video poiché influiscono sulla capacità di gestire scene complesse. Redshift supporta anche il rendering “out of core”, il che significa che può utilizzare la memoria di sistema se la memoria video non è sufficiente, ma ciò comporta una riduzione della velocità. Pertanto, è consigliabile dotarsi di GPU con una buona quantità di VRAM per ottenere le migliori prestazioni.

Redshift scala bene con l’uso di più schede video, il che può ridurre notevolmente i tempi di rendering. Tuttavia, per ottenere le migliori prestazioni, è consigliabile utilizzare schede con sistemi di raffreddamento che espellono il calore verso l’esterno, poiché i sistemi di raffreddamento delle schede più comuni non sono sempre progettati per ambienti con più GPU.

Memoria (RAM)

La quantità di memoria RAM necessaria per Redshift dipende dai progetti specifici, ma si raccomanda un minimo di 32 GB per un rendering dedicato. Se si utilizzano più applicazioni contemporaneamente, come software di modellazione e composizione, può essere utile avere 64 GB o più.

Archiviazione (Hard Drives)

Per il sistema operativo e l’installazione di Redshift, si consiglia di utilizzare unità a stato solido (SSD) grazie alla loro velocità. Le SSD offrono tempi di avvio, caricamento delle applicazioni e accesso ai file molto più rapidi rispetto ai tradizionali hard disk. È consigliabile avere almeno un’unità SSD da 500 GB per garantire spazio sufficiente e facilitare futuri aggiornamenti.

Conclusione

In sintesi, Redshift è un’ottima scelta per chi cerca prestazioni di rendering veloci e ottimizzate per GPU. Assicurarsi di avere hardware bilanciato, con particolare attenzione alla GPU, è fondamentale per ottenere risultati ottimali. Per maggiori informazioni o consigli personalizzati, contattate i nostri esperti di Gorillab.